Usurpazione*

E’ pur vero ciò che i Maestri del Passato ci hanno dato come insegnamento da ricordare in qualsiasi momento triste, l’affermazione secondo la quale “laddove c’è l’iniziazione, ivi si sveglia la controiniziazione” .

Come già costatato negli altri capitoli, tutto ciò che di negativo accade nell’Ordine Martinista, si ripercuote inevitabilmente nell’A \ e P \ Rito Orientale di Misraim e Memphis e questo per la stretta contiguità fra i due Ordini.
Al fine della comprensione dei fatti, é bene precisare che nell’O:::M:::, il S:::G:::M::: normalmente trasmette la propria funzione, a mezzo di testamento chiuso, in una busta sigillata dalla firma di tre FF::: e consegnata, in via riservata, a colui che ha scelto per la successione. Evidentemente, se nel corso del tempo dovesse cambiare idea, redigerà un altro testamento con le stesse formalità del primo. Alla fine, sarà valido il testamento con data più recente.
Nell’autunno del 1980, il F::: Aldebaran (G.Ventura) (Gastone Ventura), Sovr::: Gran Maestro dell’Ordine Martinista, si ammalò. Sembrava che la causa dei suoi disturbi fosse soltanto un diffuso malessere. Successivamente, però, emerse una certa gravità.
Si ricoverò a Mestre nella clinica dei Cavalieri di Malta e cominciò la cura.
Come era d’uso, il S:::G:::M::: diede incarico al segretario dell’Ordine, F::: Vergilius (S.Caracciolo), di organizzare, per la primavera del 1981, il Convento Martinista.
Il F::: Vergilius (S.Caracciolo) predispose tale Convento in un albergo di Riolo Terme (RA), per i giorni 8, 9, 10 maggio 1981.
A mano, a mano che ci si avvicinava alla data del Convento, per il G:::M::: Aldebaran (G.Ventura) diminuiva la speranza di potervi partecipare, in quanto le sue condizioni di salute non miglioravano. Il F::: Vergilius (S.Caracciolo) propose più volte al G:::M::: di rinviare il Convento, ma questi si oppose sempre e, alla fine, incaricò il F::: Vergilius (S.Caracciolo), di dirigere il Convento in sua vece, nella sua qualità di decano dell’Ordine.
L’8 maggio 1981, il Convento ebbe inizio con la presenza di circa 60 FF::: e SS:::-
C’erano, in particolare, fra gli altri i FF::: Vergilius (S.Caracciolo)( S.C.), Ignis , ed Arjuna (G.Cannizzo)(G.C.).
Il mattino del 9 maggio, il F::: Ignis, insieme ad altri Fratelli, si recò a Mestre per fare visita al G:::M::: Aldebaran (G.Ventura), portandogli i saluti e gli auguri di tutti i partecipanti al Convento.
Il F::: Ignis tornò nelle prime ore del pomeriggio e, chiamati in separata sede i FF::: Vergilius (S.Caracciolo) ed Arjuna (G.Cannizzo), comunicò loro che il G:::M::: Aldebaran (G.Ventura) gli aveva dato un testamento da fare leggere al F::: Arjuna (G.Cannizzo) ed al F::: Vergilius (S.Caracciolo), ordinandogli quindi, di mettere l’originale dentro una busta, da chiudere e sigillare con la firma dei tre detti Fratelli e di consegnarla al Fratello Vergilius (S.Caracciolo), il quale, nel caso di passaggio alla Grande Montagna Eterna del S:::G:::M:::, avrebbe dovuto presentarla al Supremo Collegio dei SS:::II:::II::: per procedere alla elezione del nuovo S::: G:::M::: –
Una volta fornite queste informazioni, il F::: Ignis diede in visione ai FF::: Vergilius (S.Caracciolo) ed Arjuna (G.Cannizzo) l’originale, il quale, subito dopo, fu messo in una busta; questa dopo essere stata sigillata con le tre firme dei FF::: Arjuna (G.Cannizzo), Vergilius (S.Caracciolo) ed Ignis, fu consegnata al F::: Vergilius (S.Caracciolo) nella sua funzione di Segretario e decano dell’Ordine.
Con tale testamento il S:::G:::M::: Aldebaran (G.Ventura) annullava tutti i testamenti, fatti prima di quella data, per la successione nella Gran Maestranza dell’Ordine Martinista e dava al Supremo Collegio dei SS:::II:::II::: il potere di eleggere il nuovo Sovrano Gran Maestro.
Mentre i FF::: Ignis e Vergilius (S.Caracciolo) dichiararono di accettare ogni decisione, il F::: Arjuna (G.Cannizzo) (G.C.) cominciò ad andare in escandescenze, inveendo contro il S:::G:::M:::, evidenziando la propria grande delusione, affermando, fra l’altro, cosa che nessuno sapeva prima e venendo, così, meno ad un segreto che avrebbe dovuto rimanere come tale fino alla morte del G:::M::: , che Aldebaran (G.Ventura) aveva in precedenza dato a lui un testamento per succedergli nella Gran Maestranza dell’O:::M:::, testamento che ora vedeva annullato.
Arjuna (G.Cannizzo) dichiarava che, con tale atto, Aldebaran (G.Ventura) dimostrava di “avere perduto la testa e quindi di essere incapace di intendere e di volere”.
Sia Ignis che Vergilius (S.Caracciolo) consigliarono ad Arjuna (G.Cannizzo) di recarsi subito a Mestre (erano necessarie soltanto due ore e mezza di auto) ed ivi parlare direttamente con il S:::G:::M::: Aldebaran (G.Ventura), che era pienamente in possesso delle proprie facoltà mentali, al quale avrebbe potuto chiedere i motivi della decisione ed eventualmente il ritiro del testamento in questione. A lui, certamente, Aldebaran (G.Ventura) avrebbe detto i motivi, così come li ha detti, poi, a tutti gli altri Fratelli, membri del Supremo Collegio, che sono andati a trovarlo dopo il Convento.
Nessuno sa se Arjuna (G.Cannizzo) si sia recato a Mestre a parlare con Aldebaran (G.Ventura). Comunque, se vi è andato, è venuto a conoscenza dei motivi e se non vi si è recato, potrebbe significare che tali motivi li conosceva bene anche lui.
Dopo alcuni giorni dalla fine del Convento, Vergilius (S.Caracciolo) si recò da Aldebaran (G.Ventura) per relazionargli sul Convento. Nell’occasione Aldebaran (G.Ventura) gli parlò del testamento e dei motivi che lo avevano determinato. Vergilius (S.Caracciolo) gli rispose che la Sua volontà sarebbe stata assolutamente rispettata e per non deprimerlo, si astenne totalmente dal riferirgli delle escandescenze dell’Arjuna (G.Cannizzo).
Il S:::G:::M::: Aldebaran (G.Ventura) passò alla Grande Montagna Eterna il 28 luglio 1981, due mesi e mezzo dopo la riunione del Convento, nel pieno delle proprie facoltà mentali, come dichiarato dai FF::: e dalle SS::: che sono andati a trovarlo prima del 28 luglio, nonché dai medici che lo hanno tenuto in cura.
Tutti i membri del Supremo Collegio furono informati della morte di Aldebaran (G.Ventura). Al funerale intervennero, oltre ai familiari, anche molti Martinisti.
Arjuna (G.Cannizzo), che era stato informato come gli altri, non venne.
Il F::: Vergilius (S.Caracciolo), nella sua qualità di decano dell’Ordine, mise l’Ordine in meditazione per tre mesi (vietando, nei tre mesi successivi, ogni iniziazione) ed indicendo per il 26 settembre 1981, alle ore nove, a Bologna (nel Tempio dell’A \ e P \ Rito Orientale di Misraim e Memphis) la riunione del Supremo Collegio dei SS:::II:::II::: per il riconoscimento di eventuali testamenti di successione o per l’elezione del nuovo Sovrano Gran Maestro, nel caso di morte senza testamento ad personam.
Alle ore 9 del 26 settembre 1981, convennero nel Tempio di Bologna, i FF:::SS:::II:::II::: Vergilius (S.Caracciolo), Immanuel, Altair, Vega, Soham, Mosé, Teophilus, Arjuna (G.Cannizzo), ed Ignis. Assenti giustificati il F::: Orfeo, con delega a Vergilius (S.Caracciolo) e senza delega, i FF::: Leo, Ambros e Paolo. Quest’ultimo inviò un telegramma con delega a Vergilius (S.Caracciolo) che lo ricevette dalle poste, a casa, nel pomeriggio, dopo che la riunione era stata chiusa, e, pertanto, non figurò nel verbale.
Era anche presente, all’inizio della riunione, il F::: Ermete del G.O.I., Gran Maestro dell’Ordine degli Eletti Cohen,(Ordine che era in sonno da alcuni anni), amico dell’Ordine Martinista e del defunto Sovrano Gran Maestro Aldebaran (G.Ventura).
Il F::: Ermete, dopo avere assistito alla commemorazione del F::: Aldebaran (G.Ventura) (fatta dal F::: Vergilius (S.Caracciolo)), su insistenza del F::: Arjuna (G.Cannizzo), che non gradiva la sua presenza nella riunione, si ritirò nell’anticamera del Tempio, in attesa della fine dei lavori.
La riunione si svolse come è consacrata nel verbale e nella bozza dello stesso verbale, siglata, in ogni foglio da tutti i presenti, compreso Arjuna (G.Cannizzo). Il verbale e la bozza sono conservati nell’archivio dell’O:::M:::-
Secondo la prassi, il Presidente pro tempore della riunione chiese che coloro che fossero stati in possesso di testamenti personali alla successione, presentassero tali documenti al tavolo della presidenza. Il F::: Altair, che era un noto avvocato di Venezia, consegnò una busta chiusa, affidatagli da Aldebaran (G.Ventura). La busta fu aperta ma si poté constatare che trattava di cose interessanti la famiglia di Aldebaran (G.Ventura), per cui fu ricomposta e restituita al F:::Altair con l’incarico di consegnarla alla moglie di Aldebaran (G.Ventura).
Il F::: Vergilius (S.Caracciolo) consegnò un’altra busta chiusa, affidatagli dal F::: Aldebaran (G.Ventura); conteneva un testamento a suo favore per la successione, datato 22 marzo 1969, riconosciuto autentico. A questo punto il F::: Arjuna (G.Cannizzo) fece presente che anche lui aveva avuto un testamento da Aldebaran (G.Ventura), in data 3 novembre 1977 che però non voleva consegnare, perché voleva tenerlo a ricordo del suo “adorato Maestro Aldebaran (G.Ventura)”.
Il Presidente pro tempore gli fece presente che doveva consegnarlo, in quanto tutti avevano il diritto ed il dovere di controllarne l’autenticità ed anche perché il testamento, un volta letto e valutato, avrebbe dovuto rimanere ben custodito nell’archivio dell’Ordine per la sua storia.
Il F::: Arjuna (G.Cannizzo) disse che avrebbe dato il testamento a condizione di averne, al termine della riunione, una copia che desiderava tenere con sé, a titolo di ricordo e di affetto per il suo “adorato”Maestro.
A seguito della promessa favorevole, da parte della maggioranza del Collegio, Arjuna (G.Cannizzo) consegnò la busta col testamento che fu da tutti riscontrato autentico.
Dopo tutto ciò, il Presidente pro tempore fece presente che il S:::G:::M::: Aldebaran (G.Ventura) aveva redatto in data 9 maggio 1981 un altro testamento, quindi esibì la busta che, dopo la verifica delle tre firme messe a sigillo ( Arjuna (G.Cannizzo) – Vergilius (S.Caracciolo) – Ignis ), da parte di tutti, fu aperta e fu letto il contenuto. Con questo nuovo testamento, Aldebaran (G.Ventura) annullava tutti i testamenti fatti prima e passava i suoi poteri al Supremo Collegio dei SS:::II:::II::: per l’elezione del successore.
Il F:::Arjuna (G.Cannizzo) insorse, così come aveva fatto il 9 maggio, ribellandosi contro il F::: Aldebaran (G.Ventura) (evidentemente non più il suo “adorato” Maestro) affermando che questi, quando firmò il testamento, era “incapace di intendere e di volere e quindi non sapeva ciò che faceva”, ed altre “delizie” del genere, pertanto, secondo lui, l’ultimo testamento di Aldebaran (G.Ventura) non aveva alcun valore.
I FF::: Mosé, Altair, Ignis, Immanuel e Vega lo zittirono subito, dichiarando che il S:::G:::M::: Aldebaran (G.Ventura), che loro erano andati a visitare in clinica nei mesi di giugno e di luglio 1981, prima della morte, era nelle proprie piene facoltà mentali e volitive ed aveva loro detto che per alcuni determinati motivi, aveva fatto un testamento con il quale annullava tutti i testamenti precedenti, riguardanti la successione nella Gran Maestranza dell’Ordine Martinista e che passava al Supremo Collegio del SS:::II:::II::: il potere di eleggere il proprio successore.
I predetti Fratelli ribadirono che il S:::G:::M::: Aldebaran (G.Ventura), fino all’ultimo giorno, era stato assolutamente sano di mente, come peraltro dichiararono anche i medici curanti.
Il Presidente della riunione, a quel punto, ricordò che tutti i SS:::II:::II::: erano eleggibili.
Poiché alcuni FF::: fecero presente che non se la sentivano di assumere la responsabilità dell’alta carica, il presidente della riunione propose di mettere in votazione soltanto coloro che aspiravano ad essere eletti. Il Supremo Collegio approvò alla unanimità la proposta. Si presentarono i FF::: Arjuna (G.Cannizzo)(G.C.), Vergilius (S.Caracciolo)(S.C.) ed Ignis( S.O.).
Si passò alle elezioni con voto palese, in armonia con la regola dell’Ordine, per ognuno dei tre Fratelli. Riportò più voti, ed in conseguenza venne eletto, il F:::Vergilius (S.Caracciolo), il quale non usò la delega che il F::: Orpheo gli aveva data, come risulta chiaramente dalla bozza del verbale, redatto dal F:::Ignis.
Arjuna (G.Cannizzo) ebbe la sua fotocopia. Ogni pagina della Bozza del verbale fu siglata da tutti, quindi anche da Arjuna (G.Cannizzo), il quale, nell’ultima pagina della bozza scrisse di suo pugno che non accettava questa Gran Maestranza e usciva fuori dall’Ordine.
Nessun S:::I:::I::: ha seguito Arjuna (G.Cannizzo).
Costui, in Sicilia, vantando la propria investitura con la fotocopia del vecchio testamento, annullato da parte di Aldebaran (G.Ventura), costituì un altro Ordine Martinista con elementi siciliani di Catania, capeggiati da G.L., che erano già fuori dalla Catena Martinista da più di un anno; anche loro per ribellione verso il proprio Iniziatore, similmente all’Arjuna (G.Cannizzo) nei confronti del proprio Iniziatore deceduto. Naturalmente Arjuna (G.Cannizzo), così facendo, usurpò Nome, Rituali, Discendenza e quant’altro dell’Ordine Martinista.
Tutta la storia sopra descritta è ben documentata nell’archivio dell’Ordine Martinista.

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Qualcuno, leggendo quanto precede , potrebbe chiedersi : “ perché Vergilius (S.Caracciolo)(S.C.), unico successore (S:::G:::M::: dell’O:::M::: e Sovrano Grande Hyerophante Generale dell’ A\P\R\O\M\M\) di Gastone Ventura (Aldebaran (G.Ventura)), ha atteso tanti anni prima di parlare di tale usurpazione, che, fra l’altro fu resa nota, rovesciando indegnamente i termini storici e veritieri, da qualche libello, che pretende di essere preciso e storico e che, fra le altre imprecisioni, confonde l’O:::M::: Papusiano ed Italiano retto dal S:::G:::M::: Vergilius (S.Caracciolo) con l’O:::M::: di Napoli, Ordine onorevole ma diverso?
A questo qualcuno rispondiamo che abbiamo sperato in un ravvedimento da parte di Arjuna (G.Cannizzo)(G.C.), nell’esclusivo interesse dei due Ordini usurpati (O:::M::: e A\P\R\O\M\M\), e nella speranza di limitare, per quanto era possibile, i danni della ribellione. Ravvedimento che, purtroppo, non si è verificato.
Ci è stato detto, che gli Ordini costituiti da Arjuna (G.Cannizzo) non esisterebbero più ma che sarebbe in corso, un tentativo, da parte di alcuni, di ricostituirli.

* I contenuti del presente capitolo sono stati elaborati da Vergilius già Gran Maestro dell'Ordine Martinista